Prendo spunto dalle parole di un bellissimo editoriale di Emanuele Gatto, presidente di FIDAS Leccese e dalle parole di Madre Teresa di Calcutta per porgervi gli auguri di Buon Natale.
Perché raccontano in modo semplice ma immediato l’essenza del nostro essere donatori.
Pupazzi di neve giganti alla Croda Rossa – Alto Adige
E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
Ognuno di noi è chiamato a sorridere ad un fratello tendendo il braccio e sperare con coloro che sono provati dalla malattia, che li rende dipendenti dal nostro piccolo ma grande gesto d’amore.
Continuiamo ad impegnarci perché il nostro prezioso dono non venga mai meno e continui a trasformarsi in vite salvate, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Facciamo in modo che quella catena di solidarietà per donare il sangue comparsa in eventi tragici come quelli del terremoto di quest’anno, sia una certezza.
Perché la magia del Natale, in fondo, è la magia del nostro essere donatori: entrambi abbiamo il potere di portare pace, serenità e soprattutto sollievo a chi soffre.